22Apr

Decotto Depurante

In cucina non si butta via niente! Quando cucinate dei carciofi non buttate quelli che di solito vengono considerati scarti ovvero il gambo e le foglie. Possiamo utilizzarli per preparare un decotto DEPURATIVO e DIGESTIVO.

Ingredienti per il decotto con foglie e gambo di carciofi:
• Foglie esterne di 1 carciofo e/o gambo del carciofo
• 2 Fettine di radice di zenzero fresco (facoltativo)
• 1 Fettina di buccia di limone (facoltativo)
• 1 Puntina di semi di finocchio (facoltativo)

Cuocere il gambo tagliato a fettine insieme alle foglie di carciofi per circa 15-20 minuti, poi inserire le fettine di zenzero, i semi di finocchio e la buccia del limone e cuocere con il coperchio per altri 3 minuti.
Senza togliere il coperchio, spegnere il fuoco e far riposare il decotto per 10-15 minuti.
Filtrare la tisana ai carciofi aiutandosi con un colino e servirla tiepida.
Sarebbe meglio se si evitasse di dolcificare la tisana prima di berla, ma se proprio si preferisce un sapore più dolciastro consiglio di utilizzare un dolcificante naturale tipo la Stevia oppure un cucchiaino di miele.
Il decotto ha un retrogusto amaro, svolge un’azione depurante sul fegato e aiuta a drenare i liquidi in eccesso.

20Apr

Piadine di farro senza strutto

Avete poco tempo e non sapete come portare in tavola un pasto veloce e sfizioso? La piadina fatta in casa senza strutto è la soluzione che fa per voi!
Bastano pochi ingredienti, nessun tempo di lievitazione, un pizzico di sale e manualità e in pochi minuti la vostra piadina senza strutto è pronta.
Farcite con una fonte di proteine (affettato, tonno o formaggio) e verdure così la vostra piadina diventerà un piatto unico squisito.

Ingredienti
• 300 gr di farina di farro monococco bio
• 150 ml di acqua
• 1 cucchiaio di Olio evo
• Sale

Setacciate la farina e versatela in una ciotola capiente. Unite poco alla volta l’acqua tiepida iniziando a lavorare con le mani. Unite il cucchiaio di olio, un pizzico di sale ed impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo e non appiccicoso. Fate riposare l’impasto mezz’ora in frigo.
Dividete il panetto in 6 parti e con un matterello stendete ogni pezzo formando dei dischi spessi poco meno di un centimetro . Scaldate una padella antiaderente, quando sarà ben calda cuocete le vostre piadine una alla volta. Appena inizieranno a formarsi delle bolle in superficie girate delicatamente la piadina e cuocete per un paio di minuti. Ripetete l’operazione per tutte le sfoglie di pasta e man mano che saranno cotte sistematele una sopra l’altra, in questo modo resteranno calde ed umide al punto giusto per essere farcite.

15Apr

Gnocchi di Carote

Piatto unico

Mix gustoso di carboidrati e proteine da completare con un contorno di verdura.
Per chi non tollera i latticini è possibile omettere il formaggio: gli gnocchi riusciranno perfettamente, anche se saranno lievemente più sodi.

Ingredienti – per 2 persone
• 300 g carote
• 1 uovo
• 150 g farina tipo 2
• 30 g Pecorino o parmigiano (facoltativo)
• Sale

Lessate le carote pelandole e affettandole a rondelle, in acqua bollente salata. Quando cotte frullatele riducendole in purea.
Aggiungete l’uovo, il pecorino, il sale e la farina a poco a poco. Mescolate e poi procedete ad impastare con le mani.
Formate una palla non appiccicosa.
Su un piano infarinato, formate dei filotti piuttosto grassocci e tagliate dei rettangoli, schiacciandoli con un dito.
Potete tuffare in acqua subito gli gnocchi o conservarli in frigorifero su un piatto infarinato e coperti con carta da forno.
Servite i vostri gnocchi di carota con olio evo e salvia, o con i vostri sughi preferiti.

14Apr

Come vincere i frequenti attacchi di fame

Tensione allo stomaco, inquietudine, desiderio incontrollato di cibo… sono questi i segnali che spingono a vere e proprie scorribande nel frigorifero, con conseguenti danni alla linea e all’equilibrio alimentare. Gli attacchi di fame, soprattutto quelli mirati ad alimenti particolari, dolci e farinacei in testa, colpiscono specialmente le donne, ma anche gli uomini non ne sono immuni. Noia, ansia, depressione e altri complessi meccanismi psicologici sono i maggiori imputati di questo fenomeno. Ma anche gli ormoni giocano un ruolo scatenante, nella fase che precede il ciclo mestruale, per esempio, spesso s’intensifica il desiderio di dolci.
Raramente, invece, desideri specifici di un cibo corrispondono alla mancanza di un preciso principio nutritivo. È vero invece, che la voglia di mangiare fra un pasto e l’altro può dipendere da un menu squilibrato o troppo rigido.
Non a caso gli adepti delle diete fai da te hanno spesso questo problema. Per prevenire questi improvvisi e smodati desideri di cibo e imparare a gestirli meglio, basta seguire semplici accorgimenti e modificare un po’ le proprie abitudini alimentari.

SPUNTINI SALUTARI

Verdura e frutta fresca saziano grazie all’elevato contenuto di fibre. Per renderli stuzzicanti provate a mixare verdura e frutta sotto forma di spiedini, o a bastoncini, cosparsi di semi di sesamo. La frutta è ottima anche in macedonia con una spolverata di cocco disidratato ricco di SELENIO minerale essenziale per regolare il buon funzionamento della tiroide da cui dipendono molte funzioni fisiologiche tra cui il metabolismo.

Noci di Macadamia e mandorle sono ricchi di grassi e fibre, molto sazianti, e forniscono una buona dose di MAGNESIO, minerale dall’azione calmante. Mangiatene la quantità che riesce a contenere il palmo della vostra mano

Yogurt greco e miele. Il gusto dolce del miele gratifica mentre le proteine dello yogurt greco saziano velocemente. Ai più golosi consiglio di aggiungere un cucchiaino di cacao amaro in polvere.

VADEMECUM CONTRO GLI ATTACCHI DI FAME

1. Consumate almeno 4 pasti al giorno; oltre al pranzo e alla cena, una buona prima colazione e uno spuntino.
2. Al mattino evitate cibi ricchi di zuccheri semplici che provocano improvvisi e bruschi sbalzi della glicemia. Preferite fiocchi d’avena, muesli bio o pane con farina non raffinata accompagnati sempre da una fonte di proteine come yogurt, affettato magro o salmone bio affumicato.
3. A pranzo e a cena NO al mono piatto di sola verdura o soli cereali (per esempio pasta o riso). Preferite invece un piatto unico dove i cereali sono abbinati ad alimenti ricchi di proteine come carne, pesce, legumi, formaggio o uova. Non dimenticate mai di aggiungere le verdure.
4. Non riducete troppo i grassi. Il migliore è senza dubbio l’ olio extravergine d’oliva: è un ottimo saziante naturale e contiene antiossidanti, sostanze utili all’organismo anche per combattere l’invecchiamento.
5. Fate ogni giorno almeno 30 minuti di attività fisica: muoversi con regolarità ha un benefico effetto calmante e mitiga l’appetito, stimola la produzione di endorfine, sostanze ormonali che donano una sensazione di benessere. È sufficiente rinunciare all’ascensore e fare una passeggiata per ottenere effetti positivi a livello sia fisico sia mentale.

10Apr

Erbe aromatiche e spezie in cucina: alleati salutari

Si può dar sapore e aromatizzare i piatti in modo sano e funzionale.
La natura ci offre numerose opportunità , vediamole insieme.

Le erbe aromatiche
Le erbe aromatiche più diffuse e facili da utilizzare in cucina sono:
rosmarino, origano, alloro, basilico, erba cipollina, salvia, maggiorana, prezzemolo, timo

Contengono grandi quantità di olii essenziali e molte di loro, oltre a determinare il caratteristico profumo e sapore , hanno dimostrato di avere funzioni terapeutiche antiossidanti e antinfiammatorie.

ALLORO: ottimo negli stufati e in generale nei piatti a base di carne. Le foglie di alloro si utilizzano sia fresche che essiccate, in quantità limitata. Il sapore infatti è così marcato che una sola foglia basta per prevalere sugli altri aromi. A questo proposito, è consigliabile, lasciar appassire le foglie fresche almeno un giorno prima dell’utilizzo per attenuare la dominante amara del loro aroma.

BASILICO: molto versatile, è preferibile utilizzarlo crudo per mantenere tutte le proprietà benefiche. Ricco di vitamine (vitamina A, vitamine del gruppo B tra cui niacina, tiamina e riboflavina, vitamina C o acido ascorbico e vitamina E) e sali minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese rame, potassio, sodio e zinco), il basilico ha la caratteristica di essere un digestivo naturale.
Per utilizzarlo staccate qualche foglia da varie sezioni della pianta, senza rompere alcuno stelo. Persino questo semplice raccolto incoraggerà la pianta a crescere di più. Quando staccate le foglie dal basilico, cercate di essere delicati, in modo da evitare di strapparle o di danneggiare i rametti.
Un modo comodo per conservare il basilico è creare dei *cubetti di basilico*.
Versa in un mixer una tazza di foglie di basilico e un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva. Trita il tutto fino a sminuzzare le foglie, poi aggiungi un cucchiaio d’acqua e ripeti l’operazione, fino a creare una pasta. Versala in un contenitore per i cubetti di ghiaccio e congelala. Una volta congelati i cubetti, mettili in un contenitore adatto al congelatore o in un sacchetto ermetico.
Puoi conservare i cubetti di basilico in congelatore per circa tre o quattro mesi.

ERBA CIPOLLINA: emana un aroma di cipolla ma ha un sapore più delicato e digeribile. Dove è consigliabile aggiungerla? Nelle insalate, nelle zuppe e nelle vellutate alle quali viene aggiunta all’ultimo momento.

MAGGIORANA: una delle mie erbe preferite, ha un sapore delicato e fresco ed è ottima aggiunta ai risotti, ai legumi , nelle frittate e nei sughi a base di verdure o pesce. Può essere utilizzata sia fresca che essiccata.

ORIGANO: lo si può utilizzare fresco o secco e nella maggior parte dei casi viene abbinato ai pomodori, ma è ottimo anche per insaporire carne, pesce, zuppe, insalate ma anche sulla pizza e focaccia all’olio.

PREZZEMOLO: è una delle erbe aromatiche più note e diffuse. Del prezzemolo si consumano le foglie e gli steli teneri, freschi, aggiunti principalmente a pesce e frutti di mare, carne, patate, frittate, condimenti per pasta e torte salate. Quando cucinate il pesce in forno inserite nel ventre un pezzetto di aglio e un rametto di prezzemolo, da rimuovere dopo la cottura. Basta questo per dare sapore.

TIMO: è l’ingrediente ideale per aromatizzare le insalate, ma si sposa bene anche i legumi (contribuisce a rendere più digeribili i fagioli) e i cereali lessati, gli ortaggi estivi quali ad esempio i pomodori, le zucchine, le melanzane e i peperoni. Estremamente interessante anche l’utilizzo nei burger e nelle polpette vegetali.

ROSMARINO: pianta ricchissima di olii essenziali (pinene, conforene, limonene) flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine e contiene anche l’acido rosmarinico dalle proprietà antiossidanti. Molti studi, infatti, hanno dimostrato che i principi attivi del rosmarino hanno la capacità di inibire l’anione superossido, un radicale libero molto tossico e reattivo, responsabile dell’ossidazione cellulare (invecchiamento cellulare).

IDEA IN CUCINA
Create dei mazzetti odorosi legando insieme con spago da cucina del prezzemolo fresco, rametti di timo, rosmarino e anche origano. I mazzetti odorosi si aggiungono a bolliti, brodi e sughi, e si rimuovono a fine cottura.

Le Spezie

Tra le spezie più usate al mondo ci sono senz’altro PEPE e PEPERONCINO. Tutti i tipi di pepe contengono piperina, responsabile non soltanto dell’aroma piccante caratteristico, ma anche delle attività favorevoli del pepe sulla digestione. La piperina, infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, facilita la digestione e protegge la mucosa; alle dosi usate comunemente in cucina. Una volta nell’intestino, inoltre, la piperina migliorerebbe la capacità di assorbimento dei nutrienti. Altra spezia molto amata è il peperoncino, di cui oggi si conoscono gli effetti positivi nell’instaurare il senso di sazietà e nel promuovere la spesa energetica. La sostanza a cui si attribuiscono tutti questi effetti è la capsaicina che, a livello, cardiovascolare, è in grado di promuovere il rilascio di ossido nitrico, sostanza vasodilatante e quindi con un effetto positivo nel ridurre la pressione arteriosa. Chi usa il peperoncino ne conosce perfettamente l’effetto desensibilizzante, che è sfruttato (in creme e cerotti) proprio per calmare il dolore locale e il prurito incontrollabile.

ZENZERO, CURCUMA E CURRY
La radice di ZENZERO agisce sia come antiossidante che come antinfiammatorio . Contribuisce a ridurre la formazione di capillari e aiuta ad attenuare la nausea in gravidanza o durante cure chemioterapiche/ radioterapiche.
La CURCUMA appartiene alla famiglia della zenzero ed è usata da millenni nelle medicina orientale, è un ottimo antiossidante e antiinfiammatorio grazie soprattutto alla presenza di un particolare principio attivo, la curcumina, utile nella prevenzione dei tumori, nella cura del diabete, dell’ obesità e nel trattamento di dolori articolari. Alcuni studi hanno dimostrato che per essere bene assorbita dall’organismo va consumata insieme al pepe nero per la presenza di piperina. Per questo la formulazione migliore anche dal punto di vista organolettico è il CURRY che contiene curcuma, pepe nero e zenzero.

10Apr

Riso Thai con fagiolini e fagioli zolfini

Piatto unico
Fagiolini, fagioli, avocado: vitamine, proteine e grassi buoni su un letto di riso thai.

Ingredienti – per 2 persone
100 g Riso thai
• 100 g fagioli zolfini cotti
• 200 g Fagiolini
• 1 Avocado

Per il pesto:
30 foglie Basilico
• 30 ml Olio extra vergine di oliva
• 20 g Parmigiano reggiano grattugiato
• 5 Noci
• 1 spicchio Aglio

Vi consiglio di preparare i fagioli zolfini il giorno precedente, considerando le 12 ore di ammollo (aggiungete un cucchiaino di bicarbonato nell’acqua). I fagioli zolfini vanno cotti per un’ora e mezzo in abbondante acqua con foglie di salvia e uno spicchio di aglio.

Spuntate i fagiolini.
Lessate il riso e i fagiolini separatamente: controllate sulla confezione del riso i minuti di cottura (per il thai di solito 10 minuti); cuocete i fagiolini per 20/25 minuti finchè cotti ma ancora sodi.
A fine cottura dei fagiolini, trasferiteli in una ciotola con una schiumarola, senza buttare l’acqua. Condite i fagiolini con sale, olio e limone. Potete utilizzare l’acqua di cottura dei fagiolini per lessare il riso.

Nel frattempo preparate il pesto: in un mixer riponete le foglie di basilico, mezzo spicchio di aglio tritato, le noci (o i pinoli, o i pistacchi o le mandorle se avete quelle in casa), l’olio evo, due pizzichi di sale e frullate a massima velocità più volte, evitando così di scaldare le lame. Alla fine aggiungete il parmigiano grattugiato.
Scolate i fagioli zolfini in un colino e se optate per i fagioli in scatola sciacquateli con acqua fredda corrente. Condite con sale e olio.
Scolate il riso. Conditelo con olio extravergine e un pizzico di pepe nero. Distribuitelo nelle ciotole.
Disponete sopra il riso i fagioli, i fagiolini, il pesto e l’avocado affettato.

06Apr

Alimentazione ai tempi del Covid-19 : come sopravvivere alla quarantena?

Dall’oggi al domani ci siamo ritrovati con un tempo sospeso nell’attesa e nell’incertezza, in cui il nostro lavoro, le nostre vite e quelle dei nostri cari hanno subito una drastica modifica. Non poter uscire e rimanere forzatamente dentro le mura domestiche può essere per molti motivo di crisi con ripercussioni importanti anche sulle abitudini alimentari. Scelte alimentari sbagliate unite alla ridotta attività fisica di questi giorni può dimostrarsi deleteria per il peso corporeo e per la nostra salute.

È interessante notare come etimologicamente il termine crisi ( dal greco Krisis) significhi SCELTA, DECISIONE. Sembra strano che in un momento come questo , dove la nostra libertà è stata profondamente limitata, si posso ancora scegliere qualcosa…ebbene si, possiamo scegliere di PRENDERCI CURA DI NOI STESSI seguendo un’alimentazione sana e bilanciata!. Questo ci farà sentire meglio sia fisicamente che mentalmente.

Vediamo insieme come fuggire alle cattive tentazioni e organizzare la nostra dieta.

CONSIGLIO 1 : PREPARA UN MENÙ SETTIMANALE
Organizzare la dieta seguendo un menù settimanale ti permette di avere una visione chiara degli alimenti da comprare (ottimizzando così la spesa) e bilanciare il pasto in modo da sentirsi sazi e appagati. Ricorda che ogni pasto deve comprendere verdure, una fonte di carboidrati (pasta o cereali o pane o patate) e una fonte di proteine (pesce, carne, uova, legumi, latticini, affettati, pesce conservato). Fare la spesa con una lista precisa degli alimenti eviterà di infilare nel carrello il buondì al cioccolato…vi vedo!! ;D
Per alimenti reperibili come le verdure via libera alla fantasia, in parte possono essere consumati crudi e conservati in frigo mentre le varietà più delicate cotte e congelate in monoporzioni o utilizzate per sughetti o risotti. Il tempo adesso non manca, sfruttiamolo per cucinare tutti quegli alimenti che necessitano di lunghe cotture quindi lasciamo al supermercato il barattolo di legumi già cotti e prendiamo quelli secchi! Aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato nell’acqua di ammollo saranno anche più digeribili.
Inserite ogni settimana un pasto *libero* e cucinate il vostro piatto preferito o quello dei vostri familiari, saranno piatti che fanno bene all’umore!

• Clicca qui per scaricare una griglia per elaborare il vostro menù settimanale.

CONSIGLIO 2: ORGANIZZARE LA ROUTINE GIORNALIERA
La maggior parte di noi non va più a lavorare quindi dobbiamo organizzare la nostra giornata in maniera diversa. Createvi una vostra routine dando ordine alle attività da fare per esempio : mi sveglio – spalanco tutte le finestre – faccio colazione – mi lavo e vesto – faccio degli esercizi di ginnastica (VI CONSIGLIO DI SEGUIRE I VIDEO DEI PERSONAL TRAINER PROFESSIONISTI DELLA DUEFFE SPORT THERAPY CONSULTING – https://www.facebook.com/2fstc/ )- preparo pranzo – mangio – riordino – mi rilasso leggendo o guardando un film/documentario – faccio un’attività ricreativa che mi piace (dipingere, cucire, scrivere, ballare, giardinaggio, cure di bellezza fai da te, etc) – chiamo i miei cari – inizio a preparare cena – mangio – film. Insomma, se vi guardate intorno, in casa c’è sicuramente qualcosa da sistemare, pulire, aggiustare.. approfittiamone ma mi raccomando…tutti i giorni inseriamo un’attività che ci renda felici.
È importante quindi invocare in noi un principio di organizzazione e di armonia che scandisca la nostra quotidianità riportandoci nella dimensione della cura del nostro tempo , dei nostri pensieri, del nostro spazio, della nostra persona e delle nostre relazioni.

CONSIGLIO 3: AUTOPRODUZIONE DI CIBO
Bene. Non possiamo uscire tutti i giorni a comprare il pane…facciamolo! Il lievito di birra non si trova.. facciamo il lievito madre!! Compro un avocado e pianto il nocciolo. Spremo un limone e pianto i semi. Insomma con un po’ di inventiva ci sono un sacco di esperimenti da fare, tanto più se ci sono bambini da intrattenere. Usiamo internet e i social per cercare idee sfiziose e non per inebetire!
Evitate di fare dolci…una volta in casa può essere difficile resistere!

CONSIGLIO 4 : DOLCI ALTERNATIVI
Non potevo evitare questo nodo.. la voglia di dolce. La noia e la frustrazione possono venire a farci visita in questa situazione così surreale. I consigli che vi sto elencando sono proprio finalizzati ad evitare che succeda ma nel caso si avverta una forte voglia di dolce cosa possiamo fare? Trovare alternative e fare una spesa intelligente .. se in dispensa c’è il barattolo di Nutella molto probabilmente la voglia viene anche se non ci si pensa. Come dico sempre ai miei pazienti lo zucchero crea dipendenza e a livello celebrale attiva gli stessi recettori della cocaina.. potete immaginare l’effetto!! Un circolo vizioso che si spezza solo con l’astinenza. Un periodo di “disintossicazione” vi porterà a non avvertire più la necessità del dolce.

Passiamo alle alternative dolci:

  • Chips di mele essiccate in forno
  • Albicocche secche
  • Puree di frutta fresca. Io per esempio adoro lo strudel e mi sono preparata una purea di mela cotta con uvetta, pinoli e una spolverata di cannella (la vedete in foto ). Non ci crederete, emanava lo stesso profumo dello strudel!! Ma senza sfoglia, burro e company. 😉
  • Fave di cacao crudo www.ambrosiae.com/prodotti/cacao-nibs/
  • Cioccolato fondente almeno all’ 80%
  • Tisana ai frutti rossi o alla rosa canina con miele da sorseggiare
  • Mandorle pelate

CONSIGLIO 5: IMPARARE A RESPIRARE CORRETTAMENTE
È ampiamente dimostrato che una respirazione profonda, diaframmatica(o addominale) favorisce uno stato di rilassamento ed è in grado di influenzare le nostre emozioni. Al contrario una respirazione corta e toracica è tipica di un organismo pronto all’azione che vive uno stato d’ansia o di preoccupazione e potrebbe creare gonfiore addominale con la tipica sensazione di pancia gonfia , dura e dolente al tatto.
Proviamo a osservare il respiro prestando attenzione all’aria che entra ed esce dalle nostre narici, questo ci permetterà di focalizzarci anche per pochi istanti sul presente e sperimentare gradualmente l’esperienza di una mente in quiete. Uno spazio di riflessione insomma, in cui indirizzare e trasformare il caos e la crisi in una scelta consapevole che ci doni slancio, coraggio ed energia per affrontare ciò che verrà.

Buona respirazione.

02Apr

Pane di Farro Monococco

• 500 gr di farina di farro monococco (Azienda Seminaluce)
• 350 gr di acqua
• 3 gr di lievito di birra
• 50 gr di zucchero
• Un pizzico di sale

Unire la farina con il lievito e l’acqua in una ciotola capiente. Iniziare ad amalgamare gli ingredienti con un cucchiaio, aggiungere lo zucchero (fondamentale per stimolare la lievitazione) e per ultimo il sale. Passare il composto su una spianatoia e lavorare a mano. Una volta ottenuta un palla compatta e morbida trasferirla in un recipiente oliato e coprire con un panno. Lasciare riposare per un’ora. L’impasto sarà già parzialmente lievitato, riporre sulla spianatoia e lavorare la pasta alzando i lembi verso il centro. Riporre l’impasto nel recipiente oliato disegnando una X con il coltello e lasciare riposare in un luogo non freddo e non umido. Nel giro di 60-90 minuti il volume dell’impasto dovrebbe essere raddoppiato. Se questo non accade è necessario aspettare ancora. Per questa seconda lievitazione uso La Ciotola della Tupperware ovvero una ciotola con sigillo ermetico che dimezza i tempi di lievitazione.
Prima di passare alla cottura lavorare di nuovo la pasta sulla spianatoia e dare la forma preferita al pane , io prediligo il pane tondo e sulla superficie aggiungo dei semi di girasole ☺
Infornare in forno preriscaldato a 230 gradi per i primi 15 min poi abbassare la temperatura a 180 gradi e continuare la cottura per 40-50 min circa. Modalità forno: statico.

02Apr

Frittata senza uova

Ingredienti per 4 persone:
• 200 gr di farina di ceci
• 1 cipolla
• 2 cucchiai di olio evo
• Curry
• Sale
• Pepe nero

Con un frullatore a immersione o una frusta da pasticceria o una forchetta, sbattete la farina di ceci con olio evo e 400 ml di acqua tiepida finchè non si formerà una pastella omogenea e liquida. Aggiungete la cipolla tritata e il cucchiaino di curry, sale e pepe. Rovesciate in una padella rovente, antiaderente e leggermente oliata il composto e fate cuocere a fiamma medio-bassa per circa 10 minuti, quindi girate la “frittata” dall’altro lato. Servite tiepida. È possibile cuocere il composto in forno in una teglia rivestita di carta da forno per circa 15 minuti a 180 – 200 gradi.

02Apr

Scegliere materie prime di qualità: le farine alternative

Tra le farine alternative le più numerose e diffuse sono quelle che derivano dai cereali.
Ve ne presento 10:

Farina di khorasan
Si tratta di un cereale originario della Persia, oggi conosciuto col nome commerciale Kamut®, marchio registrato. È molto simile al grano duro per cui si presta alle stesse preparazioni. Quello coltivato in Italia (chiamato saragolla) è povero di calcio, ha buone proprietà antiossidanti, contiene glutine ed è meno tenace rispetto al grano, per cui risulta più facile da digerire.

Farina di riso
Si tratta di una delle farine alternative prive di glutine. Il riso integrale è ricco di vitamine, amido e sali minerali non presenti nel riso brillato che, come avviene per il grano, viene lavorato, sbiancato e lucidato. Purtroppo la maggior parte della farina di riso deriva dal chicco brillato, tuttavia è possibile trovare in commercio anche quella integrale. Viene usata come addensante ed è molto adatta per la preparazione di dolci

Farina di teff
Il teff è considerato il più piccolo tra tutti i cereali e tra i primi per il contenuto di vitamine, sali minerali e ferro. È privo di glutine e ricco di fibre e carboidrati complessi e la sua farina, esclusivamente integrale, è alla base di molti piatti africani, in particolare in Etiopia. In Europa la farina di teff è utilizzata per la preparazione di pane e pizze, ma anche di biscotti e pancakes, grazie al suo gusto vagamente nocciolato

Farina di mais
Ottenuta dalla macinatura fine del mais, della famiglia delle graminacee, tra le farine alternative è quella ideale per polenta e tortillas. È priva di glutine e quindi adatta ai celiaci, contiene sali minerali e flavonoidi, ma poche proteine e vitamine del gruppo B

Farina di farro
Deriva dal cereale più antico mai coltivato. La farina si può ottenere da farro decorticato, che mantiene però intatto il pericarpo, ricco di fibre, o da farro perlato, che cuoce prima, ma conserva meno nutrienti. Come il frumento contiene glutine, è ricco di vitamine (soprattutto del gruppo B), sali minerali e povero di grassi. Il farro è un cereale altamente digeribile, dalle proprietà lassative e depurative, per questo si dice sia utile in caso di stitichezza

Farina di avena
Può essere integrale o raffinata. Contiene glutine, fibre, grassi polinsaturi Omega-6 e proteine. È particolarmente adatta nella preparazione di prodotti da forno e dolci secchi come i biscotti (usata da sola non si presta a ricette che richiedono buone lievitazioni), oltre ad essere la base del porridge, la zuppa d’avena dolce della colazione inglese

Farina di miglio
Si ottiene dal miglio, un cereale ricco di oligoelementi, antiossidanti e lipidi, appartenente alle Graminacee e usato molto nell’alimentazione degli animali, ma sempre più riscoperto anche nella preparazione di alimenti destinati all’uomo. Il miglio è privo di glutine, quindi è meno adatto alla panificazione rispetto ad altre farine alternative, tuttavia è usato in molte ricette di prodotti da forno senza glutine e per la preparazione della piadina

Farina di sorgo
E’ priva di glutine e rappresenta un’ottima base per realizzare prodotti da forno secchi, come la piadina, perché non lievita, ma anche per dolci e biscotti, cui fa ottenere una piacevole consistenza croccante. Il sorgo ha caratteristiche nutrizionali simili al mais, infatti è ricco di fibre e un basso indice glicemico

Farina di orzo
Deriva dall’orzo, cereale ricco di glutine e amido, ed è tra le farine alternative più adatte alla panificazione, usata soprattutto nella cucina vegana e macrobiotica. In commercio si trova sia la farina raffinata, sia quella integrale che conserva le caratteristiche nutritive del cereale: vitamine e sali minerali, in particolare il fosforo

Farina di grano saraceno
Il grano saraceno è considerato uno pseudo-cereale “di lusso”, non solo per il prezzo, ma perché contiene 8 amminoacidi essenziali, protegge dal rischio cardiovascolare e infiammatorio, aiuta a tenere sotto controllo trigliceridi e colesterolo e combatte l’invecchiamento, poiché è ricco di flavonoidi. La sua farina è priva di glutine e viene utilizzata soprattutto per fare i pizzoccheri (in aggiunta però a ⅔ di farina di grano duro) e la polenta bigia di manzoniana memoria.

Se le varianti con i cereali non mancano, esistono anche delle farine alternative a base di legumi e frutta secca, usate per molte preparazioni gustose:

Farina di ceci
Deriva da un legume conosciuto per l’ottimo apporto nutrizionale: fibre, vitamine, sali minerali e carboidrati complessi. Solitamente i ceci destinati alla macinazione per la farina subiscono il processo di raffinazione a cui si aggiunge il setaccio e non abbiamo sicurezze sulle loro caratteristiche. Esiste, tuttavia, una piccola produzione italiana destinata alla farina di ceci che segue per lo più il metodo biologico e macina a pietra, quindi più grossolanamente (mantenendo inalterate le proprietà della buccia). La farina di ceci viene utilizzata soprattutto nella preparazione di ricette salate, molto diffusa in Liguria per farinate e in Toscana per la torta di ceci anche chiamata Cecina. La mia ricetta preferita con la farina di ceci è la frittata senza uova.

Farina di lupini
Da questi legumi si ottiene una delle farine alternative più versatili. Senza glutine, conserva le caratteristiche dei lupini, che sono ricchi di proteine, ferro, potassio, fibre e vitamina B1. Come ingrediente la farina di lupini viene utilizzata soprattutto nella preparazione di focacce, torte salate e prodotti da forno

Farina di castagne
Deriva dalla macinazione di castagne essiccate ed è conosciuta anche come farina dolce. Le castagne hanno un elevato apporto calorico e sono fonte di carboidrati, amido, proteine e sali minerali. La farina che si ottiene è priva di glutine, adatta nella preparazione di dolci, spesso in abbinamento alla frutta secca, ma usata anche per fare la polenta

Farina di mandorle
E’ tra le farine alternative più utilizzate nella preparazione di dolci. La frutta secca da cui deriva ha un alto valore energetico ed è ricca di proteine, zuccheri, vitamina E, vitamine del gruppo B e sali minerali, conservati anche nella farina di mandorle.

Le farine alternative che derivano dai semi delle piante rappresentano una delle ultime mode alimentari di grande successo:

Farina di quinoa
Si ottiene dai semi della quinoa, una pianta dall’alto contenuto di proteine, grassi, sali minerali e vitamine. Non contiene glutine, è quindi adatta nell’alimentazione di chi soffre di celiachia e si presta alla preparazione di ricette dolci e salate come biscotti, torte e muffin, in combinazione con altre farine.

Farina di amaranto
L’amaranto è una pianta priva di glutine, ricca di fibre, proteine, ferro, magnesio, vitamina A e C. Per la sua alta digeribilità la farina di amaranto è utilizzata nell’alimentazione di bambini e anziani e si presta a ricette quali pizza, pane e crostate.

Farina di canapa
E’ utilizzata tra le farine alternative soprattutto nell’alimentazione dei celiaci e viene scelta per il suo sapore che richiama il gusto della nocciola, adatto a torte, muffin e biscotti. Si caratterizza per l’alto contenuto proteico e la presenza di sali minerali e acidi grassi essenziali.

Che siate in cerca di un sostituto integrale ricco di nutrienti o semplicemente di sapori e fragranze differenti, le farine alternative alla bianca 00 non mancano. Ora che le conoscete, quali siete curiosi di sperimentare? Se siete in cerca di ricette per provare nuove idee, date un’occhiata alla pagina Facebook *La Nutrizionista in cucina*

A presto!

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